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Dite la verità, quanti di voi subito dopo aver visto il nome della propria agenzia con di fianco l’importo del fondo perduto nell’ormai famoso e tanto discusso "ALLEGATO_A", hanno iniziato subito ad interrogarsi sul modo migliore di investire quel denaro?

Addirittura c'è chi è indeciso sul settore in cui investire? Nel proprio o in un altro?

Alzi la mano chi non ha pensato, almeno per un momento, di sfruttare questo denaro per cambiare settore!

Questa è la prova dei fatti che aspettavo da un po' e che negli anni ho provato a spiegare ad alcuni imprenditori con cui ho avuto il piacere di confrontarmi in questo settore.

Quante volte li ho sentiti lamentarsi di non avere abbastanza denaro “liquido” per finanziare, far crescere e rafforzare la loro azienda.

E quante volte li ho visti restare zitti quando gli rispondevo chiedendo loro cosa avrebbero fatto di preciso, una volta ottenuto il denaro desiderato.

Come avrebbero speso ogni singolo euro per riuscire, in poco tempo, a guadagnarne due?

Chi non restava muto rispondeva in modo alquanto generico e per nulla convincente.

Oppure si nascondeva dietro alla facile battuta: “tu intanto dammeli e poi ti faccio vedere io se non li raddoppio in poco tempo”.

La verità è, secondo me, che non sapevano bene di preciso per quale motivo desideravano avere maggiore liquidità, erano semplicemente convinti (e forse lo sono ancora) che essendo ciò che gli mancava di più, gli sarebbe bastato averne di più per crescere ed avere maggiore successo.

Oggi, a distanza di qualche anno e grazie al fondo perduto, ho finalmente il modo di dimostrare ad alcuni di loro che io avevo ragione e loro torto (o loro di dimostrare a me il contrario)...

Ossia che non era solo il denaro che gli mancava, bensì un vero e proprio piano d’azione, preciso e dettagliato, su come spenderlo, una volta ottenuto, senza rischiare di gettarlo al vento.

Perchè in genere, almeno secondo la mia esperienza, quelli che non hanno un'idea ben chiara del modo in cui investire il proprio capitale, raramente sanno anche come massimizzare il risultato senza correre rischi eccessivi.

Ora che grazie al fondo perduto, possono contare su una maggiore liquidità (in realtà ce l’avranno fra qualche giorno), staranno già pensando di usarli addirittura per cambiare settore, come immagino io, oppure li utilizzeranno per far crescere o per rafforzare la propria agenzia?

Ora che oltre al denaro liquido hanno anche il tempo che gli è sempre mancato prima, si dedicheranno finalmente al miglioramento degli ambiti in cui erano carenti?

Si concentreranno finalmente sui problemi che si trascinano ormai da anni?

Esempio: migliorare il controllo di gestione, incrementare i canali di acquisizione clienti, recuperare clienti persi, incrementare gli investimenti pubblicitari, velocizzare l'elaborazione dei preventivi, acquistare o imparare ad usare software gestionali, CRM, sito web, social network, ecc..

Staremo a guardare...

Intanto, a tutti quelli che potranno beneficiare del fondo perduto, a prescindere dal settore in cui decideranno di investire o dal modo, mi sento di dare 2 consigli:

CONSIGLIO N.1:

Ogni settore ha diverse nicchie in cui operare, scegliete di focalizzarvi su quella col livello d’accesso più difficoltoso.

Scegliete di investire nelle nicchie di mercato maggiormente “complesse” e/o “rischiose” del vostro business, in ambiti in cui è molto difficile operare, perché più è difficile fare il vostro mestiere, meno concorrenti avrete e maggiori saranno anche i vostri compensi.

Il vostro compenso è direttamente proporzionale al grado di difficoltà di accesso alla vostra nicchia di mercato ed alla vostra capacità di risolvere problemi.

Più problemi è necessario affrontare per poter lavorare in un particolare mercato e meno concorrenti avrete.

Più voi siete bravi e specializzati nel risolverli e più alta sarà anche la vostra ricompensa.

Viceversa, più è semplice fare quello che fate, più sarà semplice per i vostri concorrenti riuscire ad imitarvi e più basso sarà anche il vostro guadagno.

Bisogna “imparare” quindi a lavorare in contesti sempre più difficili, in cui meno concorrenti vogliono o sono in grado di operare.

CONSIGLIO N.2:

Per crescere hai bisogno di imparare cose nuove, ma non puoi imparare ciò che credi di sapere già.

Quando credete di essere arrivati, di non dover imparare più nulla nel vostro settore, magari perché ci operate da tanti anni, il vostro declino è assicurato.

Quante volte ho visto agenti di viaggio di vecchia data, nascondersi dietro al “si è sempre fatto così” e non accettare consigli troppo “innovativi” di persone più giovani ma anche più competenti in materie che loro purtroppo ignorano (in tutto o in parte).

Guardatevi intorno e scoprirete che le persone che sono attaccate alle proprie credenze non crescono più da tempo! Sono macchine ferme allo stesso punto da molti anni ormai, che possono solo vivere del ricordo di quando vincevano le gare anche loro.

Non riescono a cambiare perché non vogliono ammettere i propri errori.

Quando le persone scoprono nuove informazioni che mettono in crisi il modo in cui vedono il mondo, hanno solo due possibilità:

  1. possono arrabbiarsi e pretendere di aver ragione, iniziando a difendere le loro credenze, ma in questo modo sarà impossibile per loro imparare cose nuove
  2. oppure possono restare calmi e usare la razionalità per decidere se queste nuove informazioni possono essergli utili oppure no, per crescere o migliorare.

Voi che dite? Preferite avere ragione e non crescere oppure avere torto ma crescere e migliorare il vostro business?

Accade lo stesso quando una persona commenta arrabbiata un post su Facebook (e forse accadrà pure con questo) perché il contenuto va contro quello in cui credeva, contro le sue certezze.

E nonostante il fatto che le idee espresse nel post gli potrebbero essere utili, decide di arrabbiarsi e di scrivere un commento su come il suo punto di vista sia quello giusto e quello espresso nel post sia invece sbagliato.

Ovviamente è una cosa normale. Accade a molti di noi quando qualcuno ci dice che quello in cui crediamo o che abbiamo fatto fino ad oggi è sbagliato in tutto o in parte.

Scontrarsi con la dura verità non è un boccone semplice da mandare giù.

Non so voi ma io preferisco di gran lunga ammettere di aver sbagliato se questo vuol dire che continuerò a crescere e a migliorare, perché è un’abilità strettamente correlata alla capacità di ammettere e correggere i propri errori.

 
 
 
 
 
 

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